
Spettrometro a doppio Raggio UV-Vis Jasco V630
Barbara Paci - barbara.paci@ism.cnr.it
SPECIFICHE TECNICHE
- Sistema ottico: Monocromatore singolo-UV/VIS region 1200lines/mm-doppio raggio
- Sorgenti: Lampada deuterio (190-350nm)-
- Lampada alogena (330-1100nm)
- Rivelatore: Fotodiodo di Silicio
- Riproducibilità Lunghezza d’onda: ±0.1nm
- Slow spead:12000nm/min
- Larghezza di banda: 1.5nm fisso
- Accuratezza fotometrica: ± 0.002 Abs (0 to 0.5 Abs); ± 0.003 Abs (0.5 to 1 Abs); ± 0.3% T.
- Riproducibilità fotometrica: ± 0.001 Abs (0 to 0.5 Abs); ± 0.001 Abs (0.5 to 1 Abs).
- Accessorio per misure da film sottile a diversi angoli di incidenza.
TECNICHE DISPONIBILI
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Acquisizione da cuvette a singolo raggio (nessuna sottrazione automatica del bianco).
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Acquisizione da film a singolo raggio (nessuna sottrazione automatica del bianco).
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Acquisizione a doppio raggio da cuvette con sottrazione automatica del bianco.
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Acquisizione a doppio raggio da film con sottrazione automatica del bianco.
CAMPIONI
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Campioni liquidi in cuvette classiche standard per spettroscopia UV-Vis
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Campioni in forma di film sottile. Dimensione massima nel piano 2cm*2cm.
UTILIZZATO PER
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La spettroscopia UV/Visibile è usata nell’ambito della chimica/fisica come tecnica di complemento, per la determinazione quantitativa di molti analiti tra cui ioni di metalli di transizione, composti coniugati e macromolecole biologiche. Tra le tante applicazioni di questa tecnica vi sono:
1) Rilevamento di impurezze
2) Ricerca dei cromofori
3) Analisi quantitativa
ESEMPI APPLICATIVI
Proprietà strutturali, morfologiche ed ottiche di composti ternari P3HT/CdSe/WS2 per il fotovoltaico ibrido organico/inorganico
Lo sviluppo di celle solari complete ibride organiche/inorganiche (HOSCs) è strettamente connesso con l’ottenimento di prestazioni elettriche allettanti. In questo contesto è cruciale l’ottimizzazione delle architetture e delle proprietà strutturali e morfologiche dei materiali. In questo lavoro queste tematiche cruciali sono affrontate per un nuovo materiale. Nanotubi di solfuro di tungsteno (WS2 NTs) e quantum dots di selenuro di cadmio (CdSe QDs) inseriti in una matrice polimerica di Poly (3-hexylthiophene-2,5-diyl) (P3HT). Sia i composti binari che quelli ternari sono stati studiati per mezzo della tecnica non convenzionale di diffrazione di raggi-x in dispersione d’energia combinata con la microscopia a forza atomica e quella Raman. Inoltre sono stati investigati gli effetti di trattamenti a basse temperature sulle proprietà strutturali e morfologiche dei nanocompositi, identificando la risposta ottica di questi materiali per mezzo della spettroscopia UV–Visibile. Sono stati ottenuti risultati promettenti i termini di aumento di cristallinità nonché la possibilità di decorare i nanotubi di WS2 con dot di CdSe aprendo così nuove prospettive per lo sviluppo di celle HOSCs complete basate su questo innovativo Sistema ternario.
Si veda: A. Generosi, et al. J Mater Sci (2017) 52:9573–9583


Le celle solari organiche sono sistemi molto promettenti per lo sviluppo di dispositivi di conversione d'energia solare verdi, a basso costo e flessibili. Nonostante le efficienze siano ora allettanti (oltre il 17%), il trasferimento tecnologico è ancora limitato dalla bassa durata di vita di cui sono responsabili diversi processi, sia nel bulk che all'interfaccia di questi dispositivi. Il rapido decadimento delle prestazioni è dovuto a una combinazione di degradazioni chimico-fisiche. Questi fenomeni inducono instabilità e calo delle prestazioni nelle condizioni di lavoro. È necessario un attento monitoraggio di questi processi per comprendere i percorsi degradazione durante il funzionamento del dispositivo. In questo studio viene utilizzato un approccio non convenzionale basato sulla riflettività di raggi X in dispersione d’energia in situ, insieme alla spettroscopia AFM e UV-Vis, per affrontare il ruolo del poliossimetalato di Wells-Dawson (K6-P2W18O62 -di seguito K6-P2W18) come strato di trasporto di lacune nel fotovoltaico organico. I risultati dimostrano che i film sottili K6-P2W18, che presentano proprietà di bulk e di interfaccia ideali e una stabilità ottica / morfologica superiore in caso di illuminazione prolungata, sono candidati interessanti per l'interfaccia di dispositivi OPV durevoli.
Si veda: A. Generosi et al. In Press Symmetry