RICIRCOLA_Femtolab

Bando MISE Fondo Crescita Sostenibile - DM 1 giugno 2016, "Horizon 2020" PON “Imprese e Competitività” 2014/2020. Importo progetto approvato: 3.974 MEuro; quota CNR-ISM, in collaborazione con personale CNR-IMAA: 1.217 MEuro (finanziamento 730 kEuro). Partner: Centro Ricerche Fiat – CRF SCpA (Capofila), MECTRA Srl e CNR-ISM.

Il progetto Ricircola ha avuto come obiettivo lo sviluppo del nuovo paradigma di economia circolare da trasferire all’interno del ciclo produttivo dello stabilimento FCA di Melfi effettuando analisi di scenario di tipo energetico-ambientale e valutando le modalità di intervento e riciclo di materiali termoplastici derivanti sia dallo scarto di produzione che dal recupero di autoveicoli a fine vita. Le attività svolte dal CNR si sono così articolate nell’ambito dell’implementazione del modello di equilibrio parziale ed analisi di scenario per la sostenibilità energetico-ambientale dell’impianto produttivo FCA di Melfi e dell’analisi dei materiali plastici e loro rinobilitazione e valorizzazione ai fini del processo di riuso.
L’analisi di scenario, sviluppata nel corso del progetto, ha permesso di evidenziare il comportamento del modello TIMES4FCA sulla base di diverse ipotesi fornite esogenamente che hanno offerto come output delle soluzioni innovative di intervento da adottare all’interno dello stabilimento per l’ottimizzazione dei consumi e dei flussi delle commodities energetiche (gas naturale, elettricità, calore e freddo) e conseguente riduzione del rilascio delle emissioni in atmosfera. Sulla base delle valutazioni condotte è stato possibile individuare, anche considerando l’introduzione di nuovi approcci e materiali da impiegare per la realizzazione di componenti plastici estetici, che, in un arco temporale di 7 anni, sia possibile abbattere i costi di elettricità del 23%, di calore del 43%, dell’energia frigorifera del 14% e di gas naturale del 28% con una riduzione delle emissioni di composti organici volatili (VOC) che si azzerano quasi completamente fino ad ottenere un abbattimento del 40% di tutte le emissioni associate ai processi di combustione.

Per conseguire la rinobilitazione di scarti di componenti non metallici prodotti presso lo stabilimento FCA di Melfi e di quelli derivanti dal fine vita di veicoli (End-of-Life Vehicles - ELV) sono state definite diverse procedure diagnostiche che hanno consentito di ottenere un rapido riconoscimento dei materiali in analisi per mezzo di “finger-print” spettroscopici attraverso la Laser Induced Breakdown Spectroscopy – LIBS, che una completa caratterizzazione chimica-fisica dei materiali plastici tramite l’utilizzo della spettroscopia Raman (-Raman) analisi termogravimetriche (TGA, DTA, DSC) analisi morfologiche tramite microscopia elettronica a scansione (SEM) e mineralogiche per mezzo della diffrazione di raggi X (XRD).

A supporto delle attività di tipo sperimentale sono stati condotti studi teorici, mediante l'uso di simulazioni ab-initio, sulle proprietà chimico-fisiche presenti all’interfaccia tra le matrici polimeriche e le diverse fasi inorganiche che compongono i materiali utilizzati per la realizzazione di componenti plastici estetici e non estetici di automobili. Le risposte ottenute, che sono risultate essere fondamentali per la successiva definizione della morfologia e chimica degli additivanti da utilizzare per l’ottenimento di nuovi tecnopolimeri di riciclo, hanno permesso di scegliere opportunamente sia la tipologia che le quantità delle nanocariche minerali da impiegare affinché i materiali rinobilitati garantissero il rispetto delle specifiche meccaniche richieste in ambito automotive. Un altro importante risultato ottenuto nel corso del progetto è stata la dimostrazione di come la microstrutturazione indotta sulle superfici polimeriche tramite l’incidenza di impulsi laser ultracorti (120 fs) possano, per via di un forte incremento della bagnabilità del materiale, favorire un sostanziale miglioramento dei successivi processi di lavorazione come ad esempio quello di verniciatura di componenti estetici (ad es. paraurti).

SuperScienceMe_Femtolab

Progetto finanziato sul bando EU Framework Programme H2020-MSCA-NIGHT-2020 (European Researchers' Night) Topic: MSCA-NIGHT-2020, Type of action: CSA, Proposal number: 955435. Partner: Università della Calabria (Capofila), CNR (ITM, IIA, ICAR, IIT, ISAC, IMAA, ISM, ISPC), Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Catanzaro “Magna Graecia”, Regione Calabria, Università degli Studi della Basilicata. Finanziamento approvato: 299 kEuro; quota CNR-ISM 3.125 kEuro (CNR 44.7 kEuro). CNR - Area di Ricerca di Potenza, Tito Scalo, 28 novembre 2020.

Con lo slogan Ricerca è Rivoluzione, SuperScienceMe si pone l’obiettivo di divulgare la cultura scientifica al grande pubblico delle regioni Calabria e Basilicata ponendo maggiore attenzione al coinvolgimento di giovani in età scolare. Il progetto si basa su un viaggio nel tempo dove si coniuga l'evoluzione umana con quella della ricerca scientifica che rappresenta un valore irrinunciabile ed intrinseco dell'umanità per le sue peculiarità di libertà e capacità nel superare qualsiasi barriera e pregiudizio precostituito. La ricerca, in quanto espressione della fantasia e immaginazione, non può essere né confinata né limitata costituendo così un elemento fondante di “ricchezza” dell’uomo in quanto espressione di Libertà.
SuperScienceMe, per le caratteristiche del presente periodo storico, si pone anche l’obiettivo di riportare la sensibilità delle persone, verso quei valori, come l’uguaglianza e l’inclusione necessari per perseguire efficacemente gli obiettivi sociali propri dell’Unione Europea. In questo contesto, l’apprezzamento dei giovani, nei confronti della bellezza e diversità, diventa elemento fondamentale per favorire il loro coinvolgimento nella tutela attiva del bene comune dove la ricerca e lo sviluppo tecnico-scientifico giocano un ruolo rilevante.
SuperScienceMe, attraverso soluzioni tecnologiche e nuovi paradigmi intrinseci dello sviluppo scientifico, ha l’intento di trasferire, con le attività previste nella Notte dei Ricercatori, conoscenze sugli strumenti offerti dalla ricerca per il raggiungimento degli obiettivi di uguaglianza e inclusione sociale.
Le attività, programmate sia nei luoghi della ricerca come la Sede Secondaria dell’ISM di Tito Scalo, che in spazi non comuni, come ospedali e carceri minorili, ha lo scopo di veicolare il messaggio di come la conoscenza e la ricerca abbiano guidato, nel tempo, attraverso l’osservazione dei fenomeni naturali e loro comprensione, la fantastica evoluzione dell’umanità.

ARPA_Femtolab

Bando MISE Fondo per la Crescita Sostenibile – Sportello “Fabbrica Intelligente” PON I&C 2014-2020 D.M. 5 marzo 2018 Capo III finanziato con Decreto di Concessione del 25/05/2020. Capofila: MASMEC Automotive S.p.A.; Partners: CRF S.C.p.A., CNR-IMAA/ISM; Totale finanziamento: 5 M€.

Il progetto ARPA prende in considerazione tecnologie come la Realtà Aumentata, l’Additive Manufacturing e i Big Data, al fine di sviluppare strumenti che possano essere inseriti negli attuali processi produttivi in campo automotive per incrementarne sensibilmente le caratteristiche di efficienza, affidabilità, manutenibilità, sostenibilità, sicurezza e capacità di seguirne il mercato con elevata dinamicità. Le attività di ricerca del CNR riguardano in modo specifico lo studio e la preparazione di materiali nano-strutturati e nano-compositi ibridi intelligenti ed innovativi da impiegare come “ink” per la realizzazione, mediante stampa 3D, di componenti passivi, attivi e programmabili.

Apparato CNR per la Preparazione di Superfici @ Università RomaTre

 

Stefano Iacobucci  - stefano.iacobucci@ism.cnr.it

Allocazione dell’apparato presso il Dip.to Scienze dell’Università Roma Tre
 
 

L’apparato è stato concepito principalmente per attività di prequalificazione di esperimenti presso il laboratorio LaSEC di UniRomaTre e presso grandi infrastrutture (beam times con radiazione di sincrotrone).

Attività Scientifica

L’attività scientifica è centrata sullo studio della struttura elettronica di superfici e interfacce; è articolata nei seguenti argomenti principali: 1) analisi fine della materia: 2) correlazioni elettroniche; 3) morfologia e e proprietà emissive per effetto di campo di nanostrutture di carbonio. La ricerca, di carattere fondamentale, è basata su metodologie sperimentali innovative che implicano lo sviluppo di nuova strumentazione scientifica e analisi dati. L'attività è condotta nell’ambito di programmi comuni con l’Università di Roma Tre e in collaborazione con diverse istituzioni di ricerca nazionali e internazionali.
Sistema Specs LEED/AES con ottiche a visione posteriore installato nella camera di preparazione
 
Pubblicazioni rilevanti

 

 

Strumentazione

EELS@GPS

 

Collaborazioni

  • Università RomaTre Dip.to di Scienze
     
  • CNR- IOM
     
  • Elettra Sincrotrone Trieste
     
  • University of Cambridge

MBE-IPES

 

Paola De Padova  - paola.depadova@ism.cnr.it

 Carlo Ottaviani-carlo.ottaviani@ism.cnr.it

Sandro Priori - sandro.priori@ism.cnr.it

Claudio Quaresima - Associato ISM- claudio.quaresima@ism.cnr.it

 
 
 

Attività Scientifica

L'attività di ricerca svolta nel laboratorio IC11 riguarda principalmente la sintesi, lo sviluppo e l'indagine di sistemi atomicamente ordinati per la scoperta di nuovi materiali sintetici a scala nanoscopica, che presentino eccezionali proprietà fisiche, per sensori elettronici/ optoelettronici, rilevatori di gas tossici, dispositivi di celle solari e transistor ad effetto di campo. Di fatto, l'interesse scientifico prevalente si concentra su materiali stratificati bidimensionali (2D) e nanostrutture, con particolare attenzione ai sistemi elementali a bassa dimensione del gruppo IV come Si e C, comprese tutte le loro forme 1D (Si nano-nastri), 2D (silicene, grafene e relativi multistrati) e 3D (nanostrutture di C poroso tipo grafite) e gruppo V (come As, Sb e Bi). La presenza di diverse celle di effusione Knudsen, come quelle di Si, Ge, Mn, Ag, Au, As, Sb, Bi, Zn, Pb, Ni, Fe, negli apparati UHV-MBE consente crescite epitassiali su determinati substrati ricostruiti. Inoltre, i sistemi di sputtering con ioni Ar+, ed il riscaldamento/raffreddamento per la preparazione dei campioni consentono il controllo atomico delle superfici, a partire dalla ricostruzione iniziale fino alla successiva manipolazione delle superfici a livello atomico. Una linea di gas per l'ingresso di ossigeno consente inoltre esperimenti di ossidazione delle superfici o interfacce metallo/semiconduttore, semiconduttore/metallo, fondamentali allo sviluppo di nuove nanostrutture. Applicando le tecniche di investigazione allo studio delle superfici come AES, AR-REELS, SES, LEED, RHEED e IPES presenti nel Laboratorio IC11, vengono misurate le proprietà fisiche connesse alle disposizioni atomiche dei campioni sintetizzati, con l'obiettivo di ottenere nuove eccezionali nanostrutture di allotropi elementari e multistrati van der Waals dei gruppi IV e V. Per accompagnare le misure in-situ sopra menzionate per lo studio delle proprietà elettroniche e strutturali, eseguite sulle nuove nanostrutture prodotte, le proprietà macroscopiche di trasporto elettrico I-V sono investigate ex-situ presso il laboratorio IC11, mentre le analisi UPS/ARPES/XRD/STM/STS/SEM e TEM vengono eseguite presso altri laboratori presenti sia sul territorio nazionale che all’estero. È importante notare che gli scienziati CNR incaricati presso il laboratorio IC11 hanno in essere diverse collaborazioni scientifiche nazionali (INFN, IIT e Università) e Internazionali (Università in Francia, Giappone, Australia, Polonia, Cina e Stati Uniti), diffuse in tutto il mondo, come ben attestato dalle loro pubblicazioni scientifiche. Inoltre, la loro esperienza e attività scientifica si basa sulla fisica fondamentale eseguita, utilizzando la radiazione di sincrotrone degli anelli di accumulazione presenti in varie Nazioni.

Pubblicazioni rilevanti

 

 

 

Strumentazione

MBE IPES

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