In un recente articolo pubblicato sulla rivista ACS Applied Materials and Interfaces, un team internazionale di ricercatori ha dimostrato per la prima volta la possibilità di ottenere su nastri flessibili eterostrutture complesse a base di Co/Ni con un contenuto ridotto di metalli critici del gruppo del Pt. Si aprono così nuove prospettive per lo sviluppo di dispositivi spintronici flessibili e sostenibili di ultima generazione, per applicazioni in molti campi tra cui la biomedicina, l'elettronica indossabile e la robotica.
Gli antiferromagneti sintetici con anisotropia magnetica perpendicolare (PMA-SAF) hanno attirato un crescente interesse in quanto componenti chiave di dispositivi spintronici sia convenzionali che di nuova generazione. Sebbene i progressi su substrati rigidi siano stati notevoli, in letteratura sono riportati pochi esempi di eterostrutture flessibili a film sottile basati su sistemi PMA-SAF, tutti contenenti metalli del gruppo del platino (PGM). I sistemi basati su Co/Ni possono offrire ulteriori vantaggi rispetto ai dispositivi contenenti PGM, ovvero bassi valori di damping e un’alta polarizzazione di spin. Inoltre, limitare l'uso di PGM può diminuire la richiesta di materie prime critiche e ridurre l'impatto ambientale delle relative tecnologie, contribuendo così alla transizione verso un futuro più sostenibile.
In questo lavoro, un team internazionale di ricercatori provenienti da diverse istituzioni (CNR-ISM nM2-Lab, Italia; Universität Augsburg, Germania; Politecnico di Milano, Italia; Università Politecnica delle Marche, Italia; CNR-IMEM, Italia; CNR-ISMN, Italia) ha dimostrato per la prima volta la possibilità di ottenere su nastri flessibili, PMA-SAF e valvole di spin (SV) a magnetoresistenze gigante (GMR) a base di Co/Ni. In particolare, sono stati ottenuti SAF flessibili di alta qualità con una regione antiferromagnetica completamente compensata e SV con un rapporto GMR significativo (fino al 4,4%), in linea con i valori riportati in letteratura per sistemi simili su substrati rigidi.
Questi risultati, insieme all'elevata robustezza delle proprietà dei campioni in condizioni di flessione (fino a 180°), indicano che è possibile ottenere eterostrutture complesse e pieghevoli a base di Co/Ni con un contenuto ridotto di PGM su nastri flessibili, consentendo lo sviluppo di nuovi dispositivi spintronici flessibili e sostenibili per applicazioni in molti campi, tra cui la biomedicina, l’elettronica indossabile e e la robotica.
Per informazioni contattare: Gaspare Varvaro